Con Turi Cannata scompare l’ultimo dei figli dei fiori

“Fate l’amore e non fate la guerra” era il motto dei sessantottini tout court di cui Turi Cannata faceva parte a pieno titolo. Figlio di un’epoca in cui la contestazione, l’essere anti-conformista è entrato nel sangue di chi l’ha vissuta senza infingimenti. Ecco, Turi Cannata era prorpio questo. Schivo, di poche parole ma con tante storie da raccontare le sue, vissute a cavallo tra gli anni settanta e novanta, in cui tra le pieghe di un volto scarno e gli occhi tra il sorriso e il nostalgico si percepiva  tutta la fierezza di chi ha vissuto una vita senza rimpianti. Chi è in prossimità o ha già superato da un pezzo gli “anta” lo ricorda in sella alla sua Moto Guzzi con i capelli rasta al vento, Ray Ban e un fisico statuario in bella mostra nella centralissima via Vittorio Emanuele. Ciao Turi e chissà se un giorno ti incontreremo, in sella alla tua Guzzi, tra i campi elisi magari pronto raccontarci una tua nuova avventura…che la terra ti sia lieve.